Il dono nel sangue

"Lasci che le racconto una storia". Inizia così l'intervista a Signor Luigi Loi da 40 anni impegnato nella raccolta del sangue.

Attività iniziata nel 1979 quando, infermiere presso l'Istituto Tumori di Milano chiese a Prof.Veronesi il supporto per l'organizzazione di una raccolta peri bambini talassemici della Sardegna.
"Ero in vacanza -ci racconta- in campeggio a Buggerru e mentre smontavamo la tenda, un signore poco distante mi chiese di poter mettere la sua al mio posto. Iniziammo a parlare e mi raccontò di sua figlia e della sua malattia. Era talassemica, ma io di quella malattia sapevo ben poco allora. "
Questo incontro fa scattare in lui la volontà di aiutare chi in quel periodo aspettava ogni giorno la buona notizia, la notizia di nuovi donatori. Rientrato a Milano dopo le vacanze estive, inizia a informarsi sulla malattia e scopre che in realtà in Sardegna in quel periodo cosi come in tutte le estati, c'era una grande necessità di sangue.
Nasce così a Milano, nel 1980, il Gruppo Donatori Sardi dell'istituto Tumori. Fondamentale fu la collaborazione di tutti i circoli isolani che, una volta informati dell'iniziativa, non hanno tardato a dare la loro collaborazione coinvolgendo per ben dieci anni, gli ospedali di Oristano, Iglesias, Sassari e Nuoro.
Nel 1991 arriva la svolta con la fondazione, sempre a Milano, dell'Associazione Sarda Donatori Sangue che contava la collaborazione di 300 donatori. In questa storia c'è anche un altro protagonista: don Giovanni Frongia, parroco del paese, che nel 1994, gli propone di fondare anche a Domusnovas un'omonima associazione che nasce nel 2000, quando signor Loi andato in pensione decide di tornare nella sua terra che tanto gli era mancata.
Fondamentali sono stati l'impegno e la collaborazione di tanti giovani, tra i quali Michela Farris, Mario Locci, Tommaso Congiu e Francesco Lamieri e che ha visto anche il parroco tra i firmatari dello statuto. L'associazione diventa FIDAS Domusnovas nel 2014, mantenendo la sua indipendenza iniziale. "Io dono da 26 anni, l'ho fatto ben 170 volte.  Ora superate le 70 lune mi hanno comunicato che non lo posso più fare e questo mi rattrista", conclude. Numeri da record i suoi, che gli sono valsi anche diverse medaglie: una d'argento e una d'oro, che però Signor Loi dice di non sapere neanche dove sono state conservate, perchè conferma: "è il sorriso che restituiamo agli altri la vera medaglia, dono che rimane per sempre nel nostro cuore".
Ultima modifica il Venerdì, 15 Maggio 2020 15:23
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